Documentazione sull’origine del virus SARS-CoV-2
È del tutto legittimo, è non “complottista”, chiedersi se il virus responsabile della malattia COVID-19 sia di origine naturale o artificiale. Ovviamente possiamo solo seguire delle piste e formulare delle ipotesi dato che finora non è saltata fuori nessuna “pistola fumante”.
L’epidemia sembra aver avuto inizio a Wuhan, metropoli di 6 milioni di abitanti. In Cina vi sono ben 113 città che contano più di 1 milione di abitanti, ma tra queste l’unica che ospita un bio-laboratorio di massima sicurezza è proprio Wuhan. Si tratta di una mera coincidenza? Vale la pena di analizzare i fatti conosciuti e la documentazione disponibile.

Nel 2017 la rivista “Le Scienze”, edizione italiana della prestigiosissima pubblicazione “Scientific American”, pubblicava la traduzione di un articolo già uscito su “Nature” dal titolo “Un laboratorio cinese per i patogeni più pericolosi al mondo”. Cito dall’articolo: “Per alcuni osservatori si tratta di un passo avanti per lo studio dei patogeni ma sono molte le preoccupazioni relative alla sicurezza […] il paese non ha esperienza in questo tipo di laboratori. Fuori della Cina, alcuni scienziati si preoccupano infatti che gli agenti patogeni possano fuoriuscire dall’impianto. Si concentrerà sul controllo delle malattie emergenti e sulla conservazione di virus purificati; inoltre, sarà un “laboratorio di riferimento” per l’Organizzazione Mondiale della Sanità. I piani futuri includono lo studio del patogeno (coronavirus) che causa la SARS, che non richiede un laboratorio di livello BSL-4, prima di passare a Ebola e al virus Lassa dell’Africa occidentale, che lo richiedono.” https://www.lescienze.it/news/2017/02/25/news/laboratorio_cinese_patogeni_pericolosi-3435336
È un fatto, quindi, che già nel 2017 si temevano fuoriuscite e si sapeva che avrebbero lavorato sul virus della SARS-COV, l’antenato del SARS-COV-2 che causa la malattia COVID-19.
Riassumiamo: nell’unica città cinese che ospita un laboratorio dove si studiano i coronavirus SARS scoppia un’epidemia di SARS, ciononostante si bolla come complottista chi attribuisce a questa “coincidenza” un nesso causale.
Analizziamo allora la tesi dell’origine naturale: il virus ha fatto un “salto di specie” del tutto naturale dal pipistrello (o dal pangolino) all’uomo grazie alle scarse condizioni igieniche del “mercatino umido” di Wuhan dove si commerciano tali specie animali di cui i cinesi andrebbero ghiotti. Mangiano i cani, non stupirebbe che gradiscano anche altre varietà zoologiche.
Nessuno ha mai parlato sui canali di informazione mainstream dell’ispezione dell’OMS a Wuhan all’inizio del 2021: gli ispettori volevano indagare quali specie animali fossero commercializzate a Wuhan negli anni precedenti alla pandemia. I risultati dell’ispezione furono pubblicati su “Nature” nel giugno 2021. Cito dalla pubblicazione ufficiale: “Qui documentiamo 47.381 individui di 38 specie, comprese 31 specie protette vendute tra maggio 2017 e novembre 2019 nei mercati di Wuhan. Notiamo che non sono stati scambiati pangolini (o pipistrelli), a sostegno della riabilitata opinione secondo cui i pangolini non erano probabilmente l’ospite diffusivo alla fonte dell’attuale pandemia di coronavirus (COVID-19)”.

https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC8184983/pdf/41598_2021_Article_91470.pdf
È un ulteriore fatto, quindi, che l’OMS stessa ha escluso dopo accurata ispezione il mercatino umido di Wuhan come origine della pandemia.

E cosa ne pensa l’intelligence statunitense? In un video del 1° marzo 2023 il Direttore dell’FBI Christopher Wray afferma: “L’FBI ha valutato, da tempo, che le origini della pandemia sono molto probabilmente un incidente di laboratorio a Wuhan”. Tesi confermata da un documento dell’”Office of the Director of National Intelligence” desecretato nel febbraio 2023, cito: “Una agenzia afferma, con moderata certezza, che l’infezione è molto probabilmente il risultato di un incidente di laboratorio accaduto al Wuhan Institute of Virology”. Se lo dice l’FBI tramite il Direttore in persona, vorrà dire che sono “complottisti” anche loro. https://edition.cnn.com/2023/02/28/politics/wray-fbi-covid-origins-lab-china/index.html
Questi 3 fatti, di natura assolutamente pubblica e ufficiale provenienti dalla rivista internazionale “Nature”, dall’OMS e dall’FBI corroborano una tesi che con troppa faciloneria è stata derisa e bollata come “complottista” ai più alti livelli della sanità e della politica internazionale.
Ma arriviamo ai fatti più concreti: quale ricerca, nello specifico, veniva svolta a Wuhan? Il direttore dello statunitense NIH (National Institute of Health), Antony Fauci, ha sempre negato di aver finanziato la ricerca denominata “Gain of Function”. Ecco in cosa consiste questa ricerca, cito la definizione dal sito NIH: “Il Guadagno di Funzione (GOF, Gain of Function”) consiste in sperimentazione che mira ad AUMENTARE la trasmissibilità e/o la virulenza dei patogeni”. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/27502512/ In parole povere, si prende un virus animale presente in natura (ad esempio un coronavirus del pipistrello) innocuo per l’uomo e lo si “potenzia” rendendolo 1) capace di infettare l’uomo e 2) capace di far ammalare l’uomo. Il virus ha perciò “guadagnato” due nuove funzioni: ora è in grado danneggiare l’uomo, prima non ne era capace.
Sempre sul sito dell’NIH si ammette che l’istituto di Anthony Fauci ha in passato compiuto ricerche di tipo Gain of Function, cito: “In occasioni limitate, quando giustificato da impellenti esigenze di salute pubblica e condotto in laboratori ad altissima biosicurezza, NIH ha sostenuto alcune ricerche per creare, trasferire o utilizzare potenziali patogeni pandemici derivanti dal miglioramento della trasmissibilità e/o della virulenza di un patogeno negli umani. Il governo degli Stati Uniti e il Dipartimento della Salute la definiscono come ricerca sui Patogeni Potenzialmente Pandemici Potenziati (ePPP).” https://www.nih.gov/news-events/research-involving-potential-pandemic-pathogens
Ovviamente non viene reso noto quali siano state queste “impellenti esigenze di salute pubblica”,né si spiega quante vite siano state salvate o quali pandemie siano state sventate grazie a una ricerca che, dichiaratamente e per definizione, prende virus innocui e li rende in grado di causare una pandemia.
Ma come si fa a “potenziare” un virus? Con l’ingegneria genetica. Si altera il codice genetico (DNA) dei virus, normalmente aggiungendo sequenze provenienti da altri virus, in modo che diventino più potenti ovvero pericolosi. Quando si crea un nuovo virus combinando il materiale genetico di due o più virus, si è creata una “chimera”, il nome è ispirato al mitico animale con corpo di leone, coda di serpente e una testa di capra sulla schiena. La definizione tecnica di “Chimera Virus” è, cito da Wikipedia: “Una chimera o virus chimerico è un virus che contiene materiale genetico derivato da due o più virus distinti”. https://en.wikipedia.org/wiki/Chimera_(virus)

La creazione di chimere non è certo cosa nuova, e chi accusa con faciloneria di complottismo chi parla di virus assemblati fondendo coronavirus SARS e HIV (quello che causa l’AIDS) dovrebbe documentarsi meglio, ad esempio da una ricerca scientifica condotta a Taiwan nel 2007 e pubblicata sempre sul sito dell’NIH di Anthony Fauci, cito semplificando i termini tecnici: “Abbiamo rimpiazzato parte del genoma del virus HIV con una sezione del genoma del SARS-CoV per comprendere le potenzialità della chimera.”

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/18592403
Chi per certo non si era documentato in proposito è il personaggio televisivo Bassetti, che affermò: “Montagnier è un rincoglionito e ha problemi di demenza senile. Farebbe bene a spingere la carrozzina dei suoi nipoti”. Il Premio Nobel aveva infatti parlato di inserti del virus HIV in quello della SARS.
Nel 2014 il progredire della ricerca Gain of Function preoccupava, durante la presidenza Obama furono sospesi i finanziamenti per via degli inevitabili rischi di “biosicurezza”. Non potendo proseguire negli USA con questo tipo di ricerca, Fauci decise di spostarla in Cina per aggirare la moratoria. In un video del 2021 Fauci stesso ammise pubblicamente l’escamotage: “Il laboratorio di Wuhan è un laboratorio molto grande, vale centinaia di milioni se non miliardi di dollari: la sovvenzione di cui stiamo parlando è stata di 600.000 US$ in cinque anni. Non vuoi stare a Hoboken in New Jersey, o a Fairfax in Virginia, per studiare il salto di specie uomo-pipistrello che potrebbe portare a un’epidemia, quindi vai in Cina”. https://www.youtube.com/watch?v=PIykI-MKDj0
Una delle affermazioni più razziste che abbia mai letto: Fauci afferma che non poteva mettere a rischio la salute degli americani, quindi spostò la ricerca proibita negli USA in una città cinese di 6 milioni di abitanti, tanto se scoppia un’epidemia laggiù chi se ne frega.
Ma come si finanzia una ricerca Gain of Function se c’è una moratoria covernativa che lo impedisce? Semplice, si usa la più classica delle triangolazioni internazionali: l’NIH di Fauci finanziava la ONG (organizzazione non governativa) “Eco Health Alliance” di Peter Daszak, che a sua volta finanziava il Whuan Institute of Virology. Beninteso, tutto alla luce del sole. Esiste documentazione ufficiale datata 2014 scaricabile liberamente dal sito della NIH, dal titolo “Comprendere il rischio della comparsa di un coronavirus del pipistrello”, quindi esattamente il tipo di virus che sarebbe scappato dal mercatino umido di Wuhan. https://www.nih.gov/sites/default/files/institutes/foia/20211020-risk-of-bat-emergence.pdf
In tale documento si quantifica il denaro che il Governo Federale USA, tramite l’NIH di Fauci, avrebbe nei successivi 5 anni dato a Eco Health Alliance allo scopo di finanziare tale ricerca presso il Wuhan Insitute of Virology. Il tutto sotto l’egida dell’OMS e del CDC (Ministero della Salute USA), organizzazioni che vengono esplicitamente citate in tale documento.

Peter Daszak non ha mai fatto mistero che la ricerca a Wuhan fosse di tipo Gain of Function, ovvero del tipo che prende virus innocui e li potenzia per renderli pericolosi per l’uomo. Cito un video di Daszak del 2016: “Quindi quando ottieni una sequenza di un virus, e sembra un parente di un noto agente patogeno, proprio come abbiamo fatto con la SARS. Abbiamo trovato altri coronavirus nei pipistrelli, un’intera serie di virus; alcuni di loro sembravano molto simili alla SARS. Quindi abbiamo sequenziato la proteina spike: la proteina che si attacca alle cellule. Poi noi… Beh, non ho fatto io questo lavoro, ma i miei colleghi in Cina hanno fatto il lavoro. Crei pseudo particelle, inserisci le proteine spike di quei virus e vedi se si legano alle cellule umane. Ad ogni passo di questo processo, ti avvicini sempre di più a questo virus che potrebbe davvero diventare patogeno nelle persone. Ti ritroverai con un piccolo numero di virus che sembrano davvero assassini.” Più chiaro di così… https://www.c-span.org/video/?c4966587/user-clip-peter-daszak-describes-colleagues-china-manipulating-viruses
La ricerca svolta a Wuhan per conto di Fauci e Daszak fu pubblicata sulla prestigiosa rivista scientifica internazionale “PLOS Pathogens” nel novembre del 2017. Tra gli autori dell’articolo figura anche Peter Daszak stesso in rappresentanza della Eco Health Alliance. Nell’articolo si studia la proteina Spike del coronavirus SARS, semplificando i termini tecnici cito: “In questo studio, abbiamo confermato l’uso di una parte di cellula umana come ricettore di due nuovi SARS-CoV utilizzando virus chimerici con la spina dorsale del virus WIV1 sostituita con la proteina Spike dei SARS-CoV appena identificati.” https://journals.plos.org/plospathogens/article%3Fid%3D10.1371/journal.ppat.1006698
Fauci durante un’audizione al Senato USA di luglio 2021 negò sotto giuramento di aver mai violato la moratoria finanziando ricerca Gain of Function a Wuhan. L’evidenza documentale ci mostra il contrario, ciò si desume da un’ispezione dello “US Department of Health and Human Services” che ha recentemente fatto le pulci all’NIH di Fauci, nel gennaio 2023. Cito dalle risultanze dell’ispezione: “NIH il 19 aprile 2020 inviò una lettera a EcoHealth richiedendo a EcoHealth di interrompere i finanziamenti a Wuhan, motivando con la preoccupazione che il Wuhan Institute of Virology potesse essere coinvolto con il rilascio del coronavirus responsabile del COVID-19. EcoHealth inviò a NIH il rapporto di progresso quinquennale con 2 anni di ritardo, il 3 agosto 2021. Il rapporto descriveva ricerca che NIH reputava creare un virus con «crescita potenziata».” Tale rapporto risulta inviato all’NIH un mese dopo la negazione di Fauci al Senato… ma risulta veramente difficile credere che Fauci stesso, visti i timori esplicitati nel 2020, non sapesse che cosa veniva fatto a Wuhan con i finanziamenti dell’NIH.

Per sommi capi, alcuni fatti salienti:
- NIH in passato ha fatto ricerca «Gain of Function»
- NIH finanziava EcoHealth Alliance che a sua volta finanziava il Wuhan Insitute of Virology
- A Wuhan si sperimentava sui coronavirus del pipistrello e li si rendeva capaci di infettare le cellule umane
- Ad aprile 2020 NIH sospende i finanziamenti a EcoHealth per timore che il coronavirus sia fuoriucito dal Wuhan Insitute of Virology
- Ad agosto 2021 NIH reputa che la ricerca sovvenzionata da EcoHealth a Wuhan sia di tipo «Gain of Function»
Nessuno di questi fatti costituisce prova inconfutabile che il virus sia fuoriuscito dal Wuhan Institute of Virology, non ci sarebbe da stupirsi se fosse stato creato in un qualsiasi altro bio-laboratorio negli USA o altrove, sulle cui ricerche non sappiamo niente. Ma che non ci raccontino storielle infantili su pipistrelli e pangolini quando esiste vasta e pubblica documentazione comprovante che si cercava in tutti modi di trasformare innocui virus animali in “killers”.
